L’acqua
viene citata a giudizio per disastro ambientale e, per affrontare un
fantomatico processo, chiede aiuto a Giuseppe Dal fiume un avvocato
vicino alla pensione.
Attraverso un dialogo ironico e brillante di cui le canzoni dei Valincantá sono approfondimento e contrappunto, l’acqua scorre su uno scivolo di opinioni che la rendono ora “risorsa fondamentale” ora “affare economico” o “materia per i poeti”.
Scritto da Gastone Dalla Via in occasione del referendum sull’acqua del 2011, questa favola rovescia i ruoli accusatore – accusato per invitare ad una riflessione sul presente e sul concetto di “cosa pubblica” troppo spesso lasciato a interpretazioni individualistiche.
Attraverso un dialogo ironico e brillante di cui le canzoni dei Valincantá sono approfondimento e contrappunto, l’acqua scorre su uno scivolo di opinioni che la rendono ora “risorsa fondamentale” ora “affare economico” o “materia per i poeti”.
Scritto da Gastone Dalla Via in occasione del referendum sull’acqua del 2011, questa favola rovescia i ruoli accusatore – accusato per invitare ad una riflessione sul presente e sul concetto di “cosa pubblica” troppo spesso lasciato a interpretazioni individualistiche.
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